L’Unione Valle del Sosio, è composta dai Comuni di Prizzi, Bisacquino, Chiusa Sclafani, Giuliana e Palazzo Adriano. E’ scopo dell’Unione promuovere lo sviluppo dell’intero territorio e la crescita delle comunità che la costituiscono attraverso la gestione collettiva ed unitaria delle funzioni a tale ente attribuita, mantenendo in capo ai singoli Comuni le funzioni e le relative competenze che più da vicino ne caratterizzano le specifiche peculiarità.

 

 

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Prima dei Vespri Siciliani (1282), di Palazzo Adriano (700m slm) non risulta alcun documento, ma è certo che fu fondamentale, per la vita di questa graziosa cittadina, l’arrivo di una colonia militare di albanesi che ripopolarono il sito nel XV sec. E diedero il via a successive ondate migratorie, in seguito anche all’invasione dell’Albania da parte dei Turchi.
La struttura urbanistica di Palazzo Adriano (Palazzo deriva dal dialetto siciliano U Palazzu, mentre Adriano deriva dal latino e sta ad indicare il nome di un bosco attiguo) è di impronta militare, alquanto originale poiché nello stesso tempo difensiva e democratica, risulta infatti costituita da una serie di “Cunei” ,ovvero isolati di case con il prospetto sullo stesso lato e a cerchio su una piazza con i lati esterni comunicanti, in modo da costituire delle vere e proprie mura difensive.Ai “Cunei” si accedeva tramite un’unica porta sormontata da un arco e protetta da un edicola votiva rappresentate la Madonna.
I militari Skanderberg scelsero di insediarsi a Palazzo Adriano poiché vi trovarono una posizione ricca di acqua, con clima collinare mite e poiché tale luogo era posto al crocevia delle due principali strade militari dell’isola:
- Quella che da Palermo va verso Agrigento;
- Quella che dalla Sicilia occidentale va verso Catania.
Ad oggi il nucleo più compatto di questa architettura, è quello di Piazza Umberto I che si estende fino al quartiere “Cittadella” (antico rione circondato da fiumi nella cui piazza si forgiavano spade rinomate che ancora oggi viene chiamato “Rione dei fabbri”).Gli Arbëreshë di Palazzo Adriano, hanno conservato e tramandato i loro costumi e tradizioni ed hanno dimostrato da sempre il loro geloso legame con essi.